A una settimana dalla disfatta di Catania abbiamo lasciato ai nostri pallanuotisti il tempo di leccarsi le ferite, raccogliendo, alla vigilia del match con la corazzata Pro Recco, alcune valutazioni sull’andamento di quella che si è rivelata essere una gara “anomala”.
A chi non avesse avuto notizie di cronaca, occorre evidenziare quanto il Catania fosse affamato di punti avendo collezionato sei sconfitte in sei gare, e soprattutto che alla fine del primo quarto il brillante gioco dei giallorossi lasciava un perentorio 0-4 sul tabellone. Con il break qualcosa cambia nel piglio dei siciliani che con il successivo parziale riportano la differenza reti a -1, di lì in poi è storia: terzo quarto 7-5 e fine partita a 11-8.
Abbiamo chiesto al tecnico Paolo Zizza un commento “a freddo” e qualche ragguaglio sugli aspetti tecnici che hanno reso possibile questo ribaltamento di risultato: “…grande amarezza: eravamo partiti bene con un parziale di 4 a 0 giocando molto bene e “di squadra” su ogni singolo pallone, poi ci siamo disuniti nel gioco e ne hanno approfittato. Dobbiamo trovare maggiore continuità nella costruzione dell’azione senza lasciare spazio al nervosismo quando non ci riusciamo, è proprio in quel momento che, cercando a tutti i costi giocate personali per sbloccarci, abbiamo l’effetto opposto… nel complesso, una maggiore pazienza in attacco e più sincronizzazione in difesa per evitare i tanti gol che stiamo subendo”.
“Peccato che il calendario non ci abbia messo difronte una diretta concorrente perché la squadra ha tanta voglia di ritornare a fare punti; quella con il Recco è la partita meno adatta per farlo ma va preparata come costruzione per le altre”.
E in effetti i nostri ragazzi di voglia di tornare a vincere ne hanno tanta, e il capitano Umberto Esposito ci riporta l’amarezza e le considerazioni di chi quella sconfitta l’ha sentita bruciare mentre si stava consumando in terra siciliana: “…la partita di sabato scorso? è stato davvero un peccato! Siamo partiti molto bene proponendo in maniera perfetta il nostro gioco all’inizio ma poi c’è stato un crollo a mio avviso psicologico più che fisico. Ci siamo fatti innervosire da alcuni episodi a sfavore e non abbiamo saputo reagire. Stiamo lavorando molto bene, già da prima dell’inizio della stagione, per migliorare, per dare continuità al nostro gioco e per mantenere la concentrazione per tutta la gara. Siamo una squadra nuova, giovane e abbiamo bisogno di tempo e da queste sconfitte bisogna solo imparare e non perdere di fiducia”.
Un ultimo passaggio con capitan Esposito fa affiorare lo spirito di questa squadra che è forte degli importanti valori espressi da sempre da tutti gli atleti del Molosiglio: “…siamo un gruppo affiatato di ragazzi seri e motivati, che hanno voglia di lavorare compresi i tre ragazzi stranieri che, oltre ad essere molto professionali, sono degli ottimi amici fuori dall’acqua. Sabato affronteremo una delle squadre più forti in assoluto (Pro Recco n.d.r.), ma è sempre bello confrontarsi con dei campioni e mettersi alla prova di fronte a squadre così forti. Spero che nei prossimi incontri ci seguiranno in tanti perché ne abbiamo bisogno. È importante sapere che i nostri tifosi ci sostengono in ogni occasione!”.
E un po’ dello spirito scugnizzo e leale dei giallorossi aleggia da questa stagione anche tra le fila del Pro Recco, ed è quello dell’enfant prodige cresciuto all’ombra del Vesuvio Alessandro Velotto: bronzo alle Olimpiadi di Rio del 2016 e luminosa stella giallorossa al quale sarà consegnata, in occasione del primo “scontro” con i suoi ex compagni di squadra, una targa di ringraziamento per gli anni trascorsi con il Circolo Canottieri sin dalle categorie giovanili.
Vi aspettiamo in tanti presso l’impianto “Alba Oriens” di Casoria per salutare Alessandro e fare del “cuoregiallorosso” l’ottavo giocatore in vasca, a coadiuvare l’ottimo lavoro del coach e dei nostri ragazzi, aspettando di festeggiare la prossima vittoria!